Momentum Vitae est meditatio


BENVENUTI, il mio progetto sul web nasce con l'intento di conservare e condividere

gli insegnamenti di Anapanasati e Vipassana al fine di affrancarsi dalla sofferenza esistenziale

con la guida di un insegnante autorizzato. Questo secondo la dottrina del Buddismo Theravada,

nella tradizione birmana di Sayagyi U Ba Khin, in memoria del suo allievo John Earl Coleman.

Tali insegnamenti sono preservati e perpetuati per il beneficio delle future generazioni,

per questo sono conservati con l’indicazione protettiva della perfezione, verità e devozione.

Tutte le nostre azioni sono dirette nello spirito del Damma.


WELCOME, my web project was born with the intention of preserving and sharing

the teachings of Anapanasati and Vipassana, in order to be free from existential suffering

with the guidance of a licensed teacher. This according to the doctrine of Theravada Buddhism,

in the Burmese tradition of Sayagyi U Ba Khin, in memory of his student John Earl Coleman.

Such teachings are preserved and perpetuated for the benefit of future generations,

for this reason they are preserved with the protective indication of perfection, truth and devotion.

All our actions are directed in the spirit of the Dhamma.


Pratica e Lettere

Cessazione di tutto il Dukkha 
(AA)

(...) stiamo portando sempre più vicine alla cessazione di tutto il Dukkha queste opere purificate del corpo, della parola e della mente. Sila è la moralità; nell’ambito dell’Ottuplice Nobile Sentiero si riferisce specificatamente al Giusto Parlare, Giusta Azione e Condotta di Vita. Comunque ci sono diversi tipi più estesi di Sila – dai Cinque Precetti che ogni discepolo laico prova a vivere fino alle 227 regole per i monaci -. Il culmine di Sila è la cima del Sentiero – perfetta purezza di azioni corporee e verbali radicate in una volontà mentale similmente purificata; quando la mente non può più sviluppare tanha* per qualsiasi oggetto, allora è completamente pura e totalmente libera da tutta la sofferenza. Noi possiamo mantenere i precetti di Sila piuttosto meccanicamente, per tradizione o recitandoli automaticamente all’inizio del corso di meditazione, e questo può sembrare che per un periodo serva al nostro scopo. Se tale moralità, però, non è basata sulla Giusta Comprensione, sarà molto debole quando sarà sottoposta a condizioni avverse. Salvo che non abbiamo pensato e compreso i risultati rilevanti del kamma che dovremo aspettarci nelle vite future, così come in questa, dalla rottura di Sila; noi possiamo essere tentati a mentire per nostro vantaggio, per guadagnare il sostentamento con certi mezzi che coinvolgono falsità o disonestà o prendere qualcosa che in realtà appartiene a qualcun altro. La comprensione del fatto che “Soltanto le azioni volitive (kamma) sane e malsane degli esseri sono loro proprietà che li accompagnano sempre e ovunque essi possano vagare nel divenire” (Subba-Sutta citato in Ledi Sayadaw, Manuale di Buddismo, pag.75 – Samma ditthi Dipani) si rafforzerà notevolmente in uno che decide dall’astenersi nel compiere azioni malsane con il corpo, la parola e, più importante, la mente. 

Comprendere chiaramente il Sentiero e come Sila si riferisce alle altre sezioni, è un grande sostegno anche per mantenere il codice morale. Sila costituisce i passi preliminari nella purificazione personale, se noi indulgiamo negli intossicanti o nella scorretta condotta sessuale (per es. adulterio) o infrangiamo gli altri bisogni fisici, che sono inibiti, disprezzati e mantenuti in schiavitù dalla logica assoluta e suprema. Questo può essere la causa delle frequenti rivolte e conflitti fra le nostre emozioni, passioni, istinti, i nostri bisogni e pensieri che sono sotto la tutela di quel ragionare meticoloso e spregevole che ci governa abitualmente. Dalla progressiva pacificazione dei processi mentali, la vitalità emozionale dei desideri e delle passioni, e dei bisogni fisici, la/lo yogi può essere in grado di ottenere un’integrazione più efficace e armoniosa delle funzioni cerebrali tra il Neocortex – il lobo limbico del cervello (memoria ed emozioni) – e il Mesencefalo, che controlla i bisogni primari del corpo.

Un’altra integrazione può affermarsi tra le regioni frontali corticali anteriori e gli occipitali posteriori. Le fibre di collegamento intra-emisferiche possono essere modificate in funzione e produrre una nuova integrazione delle operazioni elaborate di decisione, della discriminazione, della situazione e della rappresentazione, portando a una nuova relazione tra l'attore (la corteccia frontale attiva) e l'osservatore (la corteccia occipitale attiva) esistente soggettivamente durante la contemplazione, l’unione intima; la fusione del soggetto percepito con l'oggetto percepito.

Una terza integrazione cerebrale può, nei meditanti, derivare in una modificazione della normale lateralizzazione emisferica, che potrebbe influenzare il corpo calloso. L’emisfero dominante sinistro si può considerare come la sede del linguaggio e del pensiero analitico mentre l’emisfero di destra dominato sarebbe collegato alla rappresentazione dello spazio (orientamento spaziale, conoscenza del corpo e riconoscimento delle forme), con percezione della melodia e con il senso dello scorrere temporale. L’asimmetria del funzionamento degli emisferi è stata dimostrata negli esperimenti e dai dati clinici - anatomici. Le differenze anatomiche sono state ridotte e sono state disponibili per essere utilizzate come prove. Un articolo molto recente di Crowell raccolto in “Scienza” (1973 / nr.180, 105-8) rileva una risposta unilaterale a destra con i neonati sottoposti a stimoli visivi. Ciò porterebbe a pensare che la percezione spaziale preceda ontologicamente il senso motorio elementare, il riconoscimento del colore e, naturalmente, il linguaggio, questi ultimi tre sono legati alla progressiva maturazione dell'emisfero dominante. Fischer pensa che la meditazione produca una possibile riorganizzazione, una più grande integrazione inter-emisferica che gioca un importante parte nell’esperienza soggettiva del cambiamento, qualificata durante la meditazione. Accettiamo questa ipotesi perché effettivamente provata negli esperimenti in diversi laboratori.
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