Momentum Vitae est meditatio


BENVENUTI, il mio progetto sul web nasce con l'intento di conservare e condividere

gli insegnamenti di Anapanasati e Vipassana al fine di affrancarsi dalla sofferenza esistenziale

con la guida di un insegnante autorizzato. Questo secondo la dottrina del Buddismo Theravada,

nella tradizione birmana di Sayagyi U Ba Khin, in memoria del suo allievo John Earl Coleman.

Tali insegnamenti sono preservati e perpetuati per il beneficio delle future generazioni,

per questo sono conservati con l’indicazione protettiva della perfezione, verità e devozione.

Tutte le nostre azioni sono dirette nello spirito del Damma.


WELCOME, my web project was born with the intention of preserving and sharing

the teachings of Anapanasati and Vipassana, in order to be free from existential suffering

with the guidance of a licensed teacher. This according to the doctrine of Theravada Buddhism,

in the Burmese tradition of Sayagyi U Ba Khin, in memory of his student John Earl Coleman.

Such teachings are preserved and perpetuated for the benefit of future generations,

for this reason they are preserved with the protective indication of perfection, truth and devotion.

All our actions are directed in the spirit of the Dhamma.


Scissione dell'Atomo

La Fisica della pratica Buddista
di John Coleman

Ci sono il corpo e la mente. Quando il corpo e la mente si uniscono insieme c’è la coscienza.

Il corpo è composto da una massa di particelle sub-atomiche chiamate Kalapas dal Buddha.
Il corpo e la mente sono in uno stato di costante cambiamento, basato sulla Legge di causa ed effetto.

Ogni volta che qualunque pensiero, parola o azione sono preformati dalla delusione, rabbia oppure avidità, queste kalapas si urtano insieme creando frizione e sensazioni, risultanti nella coscienza di Sé e varie forme di disarmonia, sofferenza e malattia.

Più i pensieri, le parole e le azioni sono perpetrati con la delusione, rabbia e avidità, più grande sarà il numero di kalapas urtanti l’una con l’altra, creando un maggiore livello di frizione e sofferenza. La densità della compattezza delle kalapas s’incrementa con il tempo.

Senza un’ininterrotta e oggettiva (libera da desiderio e avversione) o sperimentante consapevolezza di queste sensazioni e della loro instabile natura, non si può consumare questa sofferenza.

Inside the Atom, Asimov, cover

Inside the Atom

by Isaac Asimov

Abelard – Schuman, London and New York

First revised edition, 1958

# Cap.10 – Atomic Hope

The Delicate Balance

estratto da pag.164/165



(…) D’altro canto, ora i chimici hanno uno strumento con il quale esplorare la chimica del tessuto vivente. (Questo ramo della Scienza è chiamata biochimica.) In qualsiasi creatura vivente, come un essere umano, migliaia e migliaia di reazioni chimiche avvengono tutte allo stesso tempo, in tutte le parti del corpo. Naturalmente, i chimici vorrebbero sapere cosa sono tutte queste reazioni. Se le conoscessero e comprendessero tutte, un gran numero di problemi riguardanti la salute e la malattia, la vita, la vecchiaia e la morte, potrebbero essere sulla via di una soluzione. Ma come si dipanano tutte queste reazioni?  Non soltanto avvengono nello stesso momento, ma ci sono diverse reazioni in diverse parti del corpo e diverse reazioni con tempi diversi, nella stessa parte del corpo.


E’ come cercare di guardare milioni di televisori regolati tutti insieme, ciascuno sintonizzato su un canale diverso, e con tutti i programmi che cambiano costantemente.


John Coleman, Alpe Pianello (Italia)


La Scissione dell’Atomo

di John Coleman


L’esperienza della sofferenza è il risultato accumulato degli effetti dell’azione sbagliata che esprime se stessa. L’esperienza di Annica è il risultato accumulato degli effetti della giusta azione che esprime se stessa. Quando queste due forze opposte si confrontano l’una con l’altra, in contemporanea (provare sensazioni – riconoscere Annica) ci può essere una reazione di tipo esplosivo che risulta nella fine della sofferenza.


J.Coleman in un ritiro ad Alpe Pianello (Va)  - Italia 


Splitatom 1
Non significa che niente esiste
di John Coleman

Con vacuità, non vogliamo dire che niente esiste, vogliamo dire che esiste ogni cosa ma senza alcun attaccamento ad essa
come ‘Io’ o ‘Mio’.
Comprendiamo che i cinque aggregati non sono niente tranne che instabilità, insoddisfazione,
insostanzialità e vacui fenomeni completamente non correlati a qualunque Sé. Esiste tutto correlato con niente.
C’è Nibbana, completa libertà da tutta la sofferenza.
I pensieri creano l’illusione del Sé, dell’Io. Il Sé crea avversione e attaccamento (rabbia). La rabbia è sofferenza, Quando
la mente è silenziosa, non esiste il Sé, niente rabbia, niente sofferenza.

Splitatom 2
Qualsiasi problema, tu ne sei degno
di John Coleman

Qualsiasi problema, dolori, sofferenza, malattia, ansietà, tensioni, stress, etc. che tu puoi avere, te lo meriti. Tu solamente ne sei il responsabile, tu lo hai creato. Tu devi sopportarli, essere indulgente con loro, senza avversione, senza qualunque tentativo di modificarli o eliminarli. Soltanto sopportarli così come sono ... dolore, dolore. Annica manifesterà se stessa all’interno di questi conflitti e prevarrà su di loro concludendosi con la loro dissoluzione e libertà dalla sofferenza. Non esiste fuga da questa sofferenza. Non esiste un trattamento idoneo. Il trattamento può fornire un sollievo temporaneo o può spostare la sofferenza verso un’altra area. Solo la distaccata consapevolezza della sofferenza - tenendo Annica come base - permetterà alla sofferenza di dissolversi e andare via, risultando nella fine della sofferenza. I saggi sono liberi dalla sofferenza. Essi soffrono la loro sofferenza. Perciò essi sono liberi dalla sofferenza. 

Splitatom 3
Vuota, inqualificata attenzione
di John Coleman

La sofferenza è la causa della sofferenza. Voler cambiare la sofferenza è sofferenza. Aver avversione verso la sofferenza è sofferenza. La sofferenza cambia costantamente ed è fuggevole. La silenziosa consapevolezza della sofferenza così com’è si risolve nella fine della causa e dell’effetto della sofferenza. Quello che è - è sofferenza. Quello che è - è costantemente in cambiamento, cade a pezzi, si dissolve, trascorre. Qualsiasi tentativo di cambiare “quello che è” attraverso desiderio o avversione è in se stesso un conflitto (sofferenza) e moltiplica la sofferenza originale. Sii consapevole della sofferenza “così com’è” senza nessun tentativo di cambiarla e l’esperienza della sofferenza si dissolve e fugge via.

Splitatom 4
A causa dell’innocenza e ignoranza
di John Coleman

A causa dell’innocenza e ignoranza (ignoranza di Annica, Dukkha e Anatta) c’è la scelta sbagliata e l’azione 
sbagliata o pensieri. 
A causa dell’azione sbagliata c’è sofferenza.
A causa della sofferenza ci sono attaccamento e avversione.
A causa dell’attaccamento e avversione combinati con l’ignoranza ci sono l’azione sbagliata e la sofferenza.
La sofferenza giunge a una fine come risultato dello sperimentare la sofferenza come sofferenza (in quanto tale),
fino a che Annica – Dukkha e Anatta sono evidenti nella sofferenza stessa. Il continuo sperimentare della 
sofferenza con l’esperienza di Annica, Dukkha e Anatta disperde l’ignoranza e risulta nel termine della sofferenza.

Splitatom 5
Impariamo che non possiamo
di John Coleman

Impariamo che non possiamo creare Equanimità. L’equanimità cresce con la pratica. Noi realizziamo che con 
‘vacuità’ non vogliamo dire che non esiste niente, ma senza alcun attaccamento a esso, come “Io” e “Mio”. Noi 
comprendiamo che i cinque aggregati non sono nient’altro che instabili, insoddisfacenti e insostanziali o vuoti 
fenomeni completamente non relazionati con un “Sé”. C’è il Nibbana, completa libertà da tutta la sofferenza.

Dukkha: sofferenza, insoddisfazione, insufficienza, fallace, fallibile, privo di metodo, non-appagante, inaffidabile, sgradevole, irragionevole, disgustoso, inaccettabile

Splitatom 6
Offrire speranza
di John Coleman

Ogni cosa che offre speranza è senza speranza, vuota, insoddisfacente. Tutte le coscienze, tutte le sensazioni, tutte le percezioni, sentimenti sono formazioni mentali, sono vuoti. Ogni cosa che è riconoscibile è vuota. Ogni cosa che è immaginabile è vuota. Ogni cosa che è esprimibile è vuota. Tutte le domande, tutte le risposte sono vuote, inutili. Tutte le prospettive sono destinate al fallimento. Non c’è speranza. Non c’è tristezza, non disperazione, solo sollievo. Tutte le speculazioni sono inutili. Può la mente essere libera dai pensieri? No! La mente esiste sui pensieri. La mente non esiste senza pensieri.

Splitatom 7
Anatta, Annica
di John Coleman

Anatta : insostanziale, fragile, debole, infondata, irreale, illusoria, ingovernabile, ingestibile, incerta, insostenibile, incomprensibile, inscrutabile, insicura, inattendibile, imprevedibile, incontrollabile, vuota, vacua, nulla, desolata, brulla, arida, assente, disordinata, maldestra, incorreggibile, astratta, incostante, leggera, inaffidabile, irrazionale, immeritevole.

Annica : volubile, instabile, impermanente, malferma, inquieta, mutevole, disordinata, volatile, fluttuante, erratica, incostante, variabile, leggera, capricciosa, vacillante, insicura, precaria, fragile, caduca, tenue, spasmodica.

L'Atomo e l'Universo
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